h(abita)t – Rete di spazi per la danza è una iniziativa promossa dall’Associazione Culturale Danza Urbana, in concerto con Il Servizio Cultura e Pari Opportunità della Provincia di Bologna. Ha l’intento di sviluppare sul territorio un sistema diffuso di spazi dedicati alla ricerca e alla produzione artistica per le compagnie professionali e giovani autori di danza dell’Emilia Romagna. Ha, inoltre, la finalità di incrementare l’offerta di spettacoli e attività coreutiche nel territorio.
L’iniziativa nasce da un percorso di co-progettazione sviluppato a partire dal 2010 da operatori
culturali, compagnie professionali di danza, istituzioni locali con il coordinamento dell’Associazione Danza Urbana.
Il primo incontro svoltosi presso la sede della Provincia di Bologna il 10 dicembre 2010, è stato un importante momento di osservazione e analisi delle problematiche e delle opportunità di sviluppo del settore danza nel territorio.
Dal “Report 2008/2009 sulle attività di produzione e programmazione della danza contemporanea e di ricerca in Emilia-Romagna”, redatto dalla Rete Anticorpi, è emersa la carenza di spazi di produzione per la danza sull’intero territorio provinciale di Bologna, a fronte di un terzo di compagnie professionali e giovani della regione, qui residenti. Allo stesso tempo, i dati dell’Osservatorio Regionale dello Spettacolo, condotti nel 2010 con il metodo del focus-group, hanno indicato una forte domanda di attività e spettacoli di danza a Bologna. I dati SIAE-ISTAT hanno inoltre registrato per la danza un incremento costante di spettatori, in contro-tendenza rispetto agli altri ambiti dello spettacolo.
Le difficoltà che le compagnie del territorio incontrano nella produzione e nella distribuzione delle loro creazioni non hanno finora consentito loro di intercettare e soddisfare in modo adeguato la domanda crescente.
h(abita)t vuole connettere in una rete informale un insieme di luoghi, che si aprono alle attività di ricerca e creazione delle compagnie del territorio, attraverso l’offerta di spazi di lavoro (sale teatrali e sale-prova con o senza foresterie). La rete riunisce nove soggetti, sia pubblici (Comune di Budrio, Unione dei Comuni Appennino Bolognese), sia privati (Associazione Culturale Crexida, Associazione Culturale Danza Urbana, Leggere Strutture – Art Factory, Centro Mousikè, Associazione Culturale La Caracola, Almadanza, Sementerie Artistiche).
Gli spazi messi a disposizione sono tredici, situati in otto Comuni della città Metropolitana, dalla montagna alla pianura passando per il capoluogo: Bologna, Budrio, Crevalcore, Granarolo, Grizzana Morandi, Luminasio – Marzabotto, Monzuno, Vergato. Alcuni spazi accolgono abitualmente i coreografi del territorio mentre altri si aprono per la prima volta ad attività di danza.
Le differenti tipologie di spazi – sale prova, sale teatrali, sale polifunzionali – possono rispondere alle diverse esigenze produttive delle compagnie, costituendo un sistema di spazi di lavoro diffuso sul territorio.
Il progetto ambisce ad estendere ulteriormente la rete di spazi, creando un habitat proficuo per lo sviluppo e la diffusione della danza.
Luoghi e tipologia di strutture:
Sale teatrali attrezzate con foresteria: Fienile Fluò (Bologna), Teatro Consorziale (Budrio), Torri
dell’Acqua (Budrio).
Sale-prova con possibilità di foresteria: Sala Civica di Vado, Sala Mostre-Biblioteca Comunale (Monzuno), Sala La Vignola (Cereglio di Vergato).
Sale-prova: Leggere Strutture (Bologna), Centro Mousikè (Bologna), Centro La Giravolta (Granarolo).
Fondo h(abita)t
é costituito un fondo per il sostegno alle attività di residenza con una copertura parziale (massimo al 50%) dei costi (vedi tabella dettaglio) sostenuti dalla struttura per l’ospitalità in residenza e uso foresteria delle compagnie professionali e giovani del territorio.
Compito dei partner
Ogni membro, in piena autonomia, riceve e gestisce le richieste di residenza o sale-prova in base alle proprie disponibilità e attenendosi ad alcune regole condivise, come la gratuità degli spazi.
Durante le ospitalità possono essere messe a disposizione – quando necessarie e ove esistano in zone limitrofe alla sala prove – delle foresterie/ostelli. Il costo di tale servizio è coperto dalle risorse proprie della struttura ospitante e dal Fondo H(abita)T a parziale copertura dei costi sostenuti dalle strutture stesse.
Destinatari: compagnie professionali e giovani dell’Emilia-Romagna iscritte al “Registro Danza Emilia Romagna – contemporanea e di ricerca – Emilia Romagna”
Ciascuna compagnia ospite si impegnerà a realizzare, in concerto con la struttura che lo ospita, una prova aperta, o un’anteprima dello spettacolo in prodiuzione, oppure un laboratorio di danza al fine di contribuire direttamente a promuovere la danza contemporanea presso la comunità in cui è ubicato lo spazio di lavoro. Questo meccanismo permette indirettamente di sviluppare una programmazione di attività di danza indipendentemente dalle programmazioni dei teatri e al di fuori del capoluogo.
Una volta presentato il progetto e ottenuto l’utilizzo di uno spazio prove, l’artista/compagnia si impegna a segnalare su tutto il materiale di comunicazione – relativo al progetto in questione – la dicitura:
con il sostegno di h(abita)t – Rete di Spazi per la Danza/ “nominativo partner rete h(abita)t“**
**per il nominativo da inserire nella dicitura fare sempre riferimento al referente della struttura
Finalità
Il progetto mira ad investire su queste compagnie, per realizzare iniziative sul territorio, facendo loro abitare gli spazi esistenti. Gli artisti potranno in questo modo radicarsi maggiormente nel territorio e lì sviluppare le loro progettualità artistiche, rispondendo alla crescente domanda di iniziative di danza.
L’Associazione Culturale Danza Urbana – promotrice dell’iniziativa insieme all’Assessorato alla Cultura della Provincia di Bologna – ha il coordinamento della rete.
Dall’estate 2016 è operativo il sito www.retehabitat.org che ha innanzitutto il compito di far conoscere l’iniziativa agli artisti, cui è destinata, e di accedere in modo semplice e diretto al servizio messo a disposizione.
Per ogni struttura è consultabile una scheda con dati tecnici e immagini della sale e un modulo per farne richiesta. Infine, sempre con procedura online, è possibile condidarsi per entrare a far parte della rete.